Descrizione
Il Sangue di Drago (Sanguis Draconis), è una resina di colore rosso che viene estratta da diverse piante diffuse in zone tropicali e subtropicali: Croton, Dracaena, Calamus e altre ancora. Utilizzata fin dall’antichità era spesso legata a riti magici di purificazione. Bruciato con altri incensi potenzia e amplifica il potere. Noto inoltre il suo utilizzo in liuteria e nel restauro ligneo.
Questa pianta, della famiglia delle Palmae, cresce nelle zone paludose dell’Indocina, Giava, Borneo, Sumatra e Molucche. I suoi frutti sono coperti da una corazza a scaglie da cui fuoriesce una resina molto pregiata, detta comunemente sangue di drago (Sanguis Draconis), che, viene venduta, dopo essere stata nettata e fusa.
La Dracena è utilizzata fin da tempi remotissimi in magia e nei rituali atti a neutralizzare le energie negative.
La resina “sangue di drago” è da sempre considerata una sostanza sacrificale e protettiva.
Sembra che possa potenziare l’effetto purificante degli incensi, e quindi si usava spesso aggiungerne un pizzico anche nelle classiche miscele bruciate nelle chiese.
Durante le fumigazioni, questa resina rara e preziosa, bruciata singolarmente, sprigiona un odore acre e speziato a volte non particolarmente gradito.
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